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I pipistrelli panteschi

Fino al 2019 si pensava che i pipistrelli panteschi (tallaríte di notte) appartenessero tutti alle solite specie europee. In realtà la situazione è ben diversa. Sono presenti più specie alcune delle quali impossibili da identificare dal solo aspetto esteriore.

Cerchiamo di approfondire questo aspetto, considerando due individui di due specie diverse. La prima cosa che ci viene in mente è che siano distinguibili per una qualsiasi caratteristica morfologica: diversa colorazione, diversa forma, diversa grandezza, e così via. In realtà non succede sempre così, e non è neanche un caso raro. Esistono gruppi di specie morfologicamente identiche (stessa forma, stesso corpo, stessa colorazione, ecc.), ma che differiscono solo per il proprio materiale genetico in misura così considerevole che gli individui non possono incrociarsi fra loro. Per questa ragione, a buon diritto i due individui completamente uguali, ma con DNA diverso, devono considerarsi specie diverse.

Questo tipo di specie sono chiamate specie criptiche e sull'isola di Pantelleria sono rappresentate dai pipistrelli del genere Plecotus.

Nei primi mesi del 2019 l'Ente Parco Nazionale ha autorizzato il Dott. Leonardo Ancillotto (Wildlife Research Unit, Dipartimento di Agraria, Università degli Studi di Napoli Federico II) a condurre studi scientifici esplorativi sui pipistrelli panteschi e la ricerca, condotta nel settembre dello stesso anno, ha prodotto risultati veramente interessanti e sorprendenti.
Dagli studi di biologia molecolare effettuati si è scoperto che alcune colonie di pipistrelli appartengono alla specie africana Plecotus gaisleri. Questo ritrovamento è l'unico esistente per il territorio italiano ed il secondo a livello europeo. Pochi mesi prima dello studio condotto a Pantelleria, è stata scoperta la stessa specie anche nelle Isole Maltesi.
Un tale ritrovamento aggiunge un importante tassello nella conoscenza della fauna caratteristica di Pantelleria, che quindi conferma la natura di hot spot di biodiversità del Mediterraneo.
Ricordiamo che i pipistrelli svolgono l'importante servizio ecosistemico di regolazione delle popolazioni di insetti di cui ne sono particolarmente ghiotti, spesso indirizzando la loro attenzione su insetti effettivamente o potenzialmente nocivi alla salute umana, ai coltivi e ai boschi. I pipistrelli italiani e i loro rifugi sono strettamente tutelati dalla legge italiana e dalle norme comunitarie, che ne vietano, tra l'altro, l'uccisione, l'alterazione o la distruzione dei siti in cui essi sostano, si riproducono o svernano. L'Italia si è impegnata sul piano internazionale nella tutela di questi animali, minacciati dalla scomparsa o dall'alterazione dei loro habitat così come dallo sviluppo di infrastrutture e diffusione di pesticidi, aderendo alla convenzione UNEP denominata EUROBATS con legge n. 104 del 2005 (fonte ISPRA).

 

(di Andrea Biddittu)

 

Dettagli e link della pubblicazione scientifica:
Ancillotto
L., Bosso L., Smeraldo S., Mori E., Mazza G., Herkt M., Galimberti A., Ramazzotti F., Russo D. An African bat in Europe, Plecotus gaisleri: Biogeographic and ecological insights from molecular taxonomy and Species Distribution Models. Ecology and Evolution 2020;00: 1-16.
https://doi.org/10.1002/ece3.6317

Pipistrelli panteschi
Pipistrelli panteschi
(foto di Giuseppe Mazza)
Pipistrelli panteschi
Pipistrelli panteschi
(foto di Giuseppe Mazza)
Pipistrelli panteschi
Pipistrelli panteschi
(foto di Giuseppe Mazza)
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