Agricoltura eroica a Pantelleria: la vite ad alberello
Le coltivazioni pantesche sono modellate dalle condizioni ambientali estreme, legate alla costante ventosità e alla scarsa piovosità compensata da una grande umidità. La coltura più diffusa è la vite, nella forma dell'
alberello pantesco, coltivata in conche profonde circa 20 cm, utili per accumulare l'acqua piovana e proteggere i grappoli dal vento. La tecnica di coltivazione, introdotta dai fenici, perfezionata e tramandata nei secoli, è particolarmente articolata e prevede diverse fasi che si concludono con la vendemmia a mano a fine di luglio. Nel
2014 l'
Unesco ha riconosciuto l'importanza e l'unicità della
"Pratica agricola della vite ad alberello" iscrivendola nella
Lista del Patrimonio Immateriale dell'Umanità. È la prima volta che una pratica agricola consegue questo riconoscimento. Le uve zibibbo ricavate da questi vigneti, unici al mondo, rappresentano la materia prima per la vinificazione del pregiato Passito di Pantelleria.
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Vite ad alberello
(foto di Andrea Belvisi)
Vite ad alberello
(foto di Andrea Belvisi)
Vite ad alberello
(foto di Andrea Belvisi)