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La vegetazione di Pantelleria si presenta decisamente complessa, in confronto con le altre isole circumsiciliane. Dal livello del mare fino a 250 m di altitudine si trova la macchia bassa o gariga riferibile alla comunità del Periploco-Euphorbietum aspalathoidis; oltre si rinviene una vegetazione arbustiva-arborea con pinete a Pinus pinaster e P. halepensis, miste a Quercus ilex, che si inquadra nell'associazione Pino-Genistetum aspalathoidis, cui partecipano diverse specie fra le quali Erica spp., Rosmarinus officinalis, Cistus spp., Calycotome villosa e Genistha aspalathoides. A quote superiori ai 500 m e nelle valli si trovano boschetti puri di Q. ilex. La vegetazione climatica è rappresentata dall'Erico-Quercetum ilicis, caratterizzata dalla presenza di Q. ilex, Erica arborea e Arbutus unedo, cui si accompagnano anche Pistacia lentiscus, Phyllirea angustifolia, Daphne gnidium, ecc. L'abbondante lettiera e lo strato di humus di questi ambienti boschivi ospitano numerose specie appartenenti alla mesofauna, un indice di elevata diversità sia a livello della lettiera sia a livello dei primi 20 cm di suolo, in diverse zone del sottobosco.
Il numero totale delle specie censite al 2014 è pari a 640 specie, comprensive di 13 endemismi e 63 specie rare e rarissime per l'isola. Di seguito si fornisce la lista delle specie endemiche:
Dal punto di vista fitosciologico, la comunità principale dell'isola è la macchia mediterranea, che si presenta con tutti gli aspetti principali, dagli stadi pionieri fino al climax, rappresentato da leccete di Quercus ilex (ballútu), alcune delle quali centenarie. Nelle zone più elevate è dominante Pinus pinaster (pino marittimo, zappínu), considerato tra i più antichi serbatoi di biodiversità della specie. Lungo i tratti di costa più aridi e rivolti a Sud prevale Pinus halepensis (pino d'Aleppo, déda oppure zappínu mánzu). La gran parte del territorio è occupato dalla macchia bassa, cespugliosa, dominata da generi come Erica, Pistacia, Calycotome, Cistus, Arbutus unedo (corbezzolo, mbriáculi) ecc. Nelle zone più secche o maggiormente percorse dai venti, prossime al mare, la macchia bassa lascia il posto alla gariga, con specie xerofite, adattate alla cronica mancanza d'acqua come Thymus capitatus, Rosmarinus officinalis, Thymelaea sp.
Altri elementi tipici sono la vegetazione del lago Bagno dell'Acqua, un cratere vulcanico che ospita una vegetazione erbosa e cespugliosa igrofila tipica delle zone umide salmastre, e quella delle scogliere, tipicamente alofila e xerofita. A queste si aggiungono le particolarissime comunità degli ambienti termali, dominate per lo più da microflora (cianobatteri) e da specie igrofile.
(di Andrea Biddittu)